Giuseppe Verdi (Roncole di Busseto, Parma, 1813 - Milano, 1901).
Nato in una povera famiglia contadina, non può intraprendere studi regolari di musica. Riesce ad avere lezioni da modesti maestri del posto, ma gli viene negato sia il posto di organista in una chiesa vicina, sia una borsa di studio, sia l'accesso al Conservatorio di Milano.
Le sue doti e la grande forza di volontà hanno il sopravvento: nel 1839 ha già scritto un'opera lirica e riesce a farla rappresentare alla Scala di Milano: Oberto conte di San Bonifacio.
Sta per comporre un'altra opera lirica quando gli muoiono a breve distanza l'uno dall'altro i due figlioletti e la moglie. L'opera viene rappresentata, il pubblico la fischia. Verdi decide di rinunciare alla carriera musicale e di ritirarsi in campagna.
Ma si ricrede, e stavolta l'opera che nasce ha un successo straordinario: è il Nabucco (1842) che infiamma gli animi risorgimentali con il suo Va' pensiero.
L'Italia sta vivendo il suo Risorgimento, e i cori di Verdi vengono usati come inni di battaglia; il suo stesso nome viene adoperato come acrostico del motto patriottico "Vittorio Emanuele Re d'Italia".
Per Verdi sono anni di intensa attività e le opere di questo periodo sono semplici, popolaresche.
Per Verdi sono anni di intensa attività e le opere di questo periodo sono semplici, popolaresche.
Il suo gusto si raffina specialmente dopo il 1850, quando scrive Rigoletto, Il Trovatore, La traviata.
Successivamente si apre alle esperienze musicali internazionali e compone I Vespri Siciliani, Un ballo in maschera, La forza del destino, Don Carlos, Aida (commissionata per celebrare l'apertura del Canale dei Suez nel 1870).
Dopo l'Aida Verdi si ritira nella sua tenuta di S. Agata, dove compone la Messa da Requiem alla memoria di Alessandro Manzoni.
Con l'avanzare dell'età, il gusto musicale di Verdi si fa sempre più sottile ed esigente: nel 1887 termina l'Otello, nel 1893, all'età di 80, il suo grande capolavoro comico Falstaff.
Dopo l'Aida Verdi si ritira nella sua tenuta di S. Agata, dove compone la Messa da Requiem alla memoria di Alessandro Manzoni.
Con l'avanzare dell'età, il gusto musicale di Verdi si fa sempre più sottile ed esigente: nel 1887 termina l'Otello, nel 1893, all'età di 80, il suo grande capolavoro comico Falstaff.
- Wikipedia - Giuseppe Verdi
- Verdi 200 (sito realizzato in occasione del bicentenario della nascita di G. Verdi)
L'Aida |
Opera lirica in 4 atti di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Ghislanzoni, commissionata da Ismail Pascià, vicerè d'Egitto, per festeggiare l'apertura del canale di Suez nel 1870.
La vicenda si svolge nell'antico Egitto.
I personaggi principali sono Radames (capitano delle guardie egiziane) e Aida (schiava etiope figlia del re dell'Etiopia).
I personaggi principali sono Radames (capitano delle guardie egiziane) e Aida (schiava etiope figlia del re dell'Etiopia).
Radames e Aida sono innamorati ma anche Amneris (figlia del faraone) è innamorata di Radames e qui cominciano i guai che vedranno la morte di Radames e Aida, e la disperazione di Amneris.
La Marcia trionfale rappresenta l'ingresso di Radames vincitore contro l'esercito etiope.
Approfondimento:
La Marcia trionfale rappresenta l'ingresso di Radames vincitore contro l'esercito etiope.
Approfondimento:
- Wikipedia - Aida
La tecnica compositiva:
La tecnica compositiva usata è quella tonale.
Ascolto Aida:
La tecnica compositiva:
La tecnica compositiva usata è quella tonale.
Ascolto Aida:
Teatro alla Scala. 2006.
Atto 2. Scena 2
Gloria all' Egitto e ad Iside... Marcia trionfale; Ballabile; Vieni, o guerriero vindice...
Direttore: Riccardo Chailly,
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Arena di Verona 07 06 2012: Marcia trionfale
I "Gomalan Brass Quintet"
Quintetto di ottoni (2 trombe, corno, trombone, tuba) tutto italiano
in un concerto a Tokyo
Suoniamo la marcia trionfale dell'Aida:
Il Nabucco: Va pensiero |
Approfondimento:
Ascolto Va pensiero:
Nabucco: Va pensiero (coro degli schiavi ebrei)
Va pensiero interpretata da Zucchero