In origine con il termine liutaio si indicava il costruttore di liuti, più tardi i liutai cominciarono ad occuparsi delle costruzione di chitarre, mandolini, ma anche di strumenti ad arco. Oggi i liutai costruiscono anche chitarre elettriche.
I più importanti liutai del passato furono:
- Gasparo da Salò (1540-1609)
pseudonimo di Gasparo Bertolotti, nacque a Salò in una famiglia di liutai e musicisti. Apprese dal padre l'arte della liuteria e da uno zio gli insegnamenti musicali. Alla morte del padre aprì il suo laboratorio e in seguito raggiunse fama europea costruendo viole, violoncelli, liuti e, tra i primissimi, violini.
A lui venne a lungo attribuita l'invenzione del violino, che oggi si ritiene invece essere opera del grande liutaio cremonese Andrea Amati.
- Andrea Amati (Cremona 1505 - 1580) e figli,
Il più noto liutaio della famiglia Amati fu Nicolò Amati, figlio di Girolamo. I suoi strumenti, di straordinaria raffinatezza, possiedono la tavola e il fondo maggiormente arcuati rispetto ai modelli precedenti, il timbro è dolce e leggero.
Nicolò costruì i suoi violini seguendo solitamente uno schema che lo portava ad elaborare strumenti di dimensioni non troppo grandi. Costruì anche un buon numero di eccellenti viole e violoncelli.
I grandi liutai Antonio Stradivari e Andrea Guarneri furono suoi allievi.
- Andrea Guarneri (Cremona 1625-1698) e figli,
- Antonio Stradivari (Cremona 1643-1737),
apprese l'arte dei liutai cremonesi dal suo maestro Nicolò Amati e sviluppò la tecnica sino a costruire strumenti (soprattutto violini, ma anche viole e violoncelli) unici al mondo per la bellezza e la qualità del suono.
Il segreto della sua arte rimane un mistero ed i suoi strumenti rappresentano un punto d'approdo mai raggiunto dagli altri liutai.
Degli oltre 1100 strumenti costruiti ne rimangono oggi alcune centinaia, molti dei quali sono stati radicalmente rimaneggiati nel corso del XIX e XX secolo.
Gli stradivari, assieme agli strumenti di Giuseppe Guarneri detto del Gesù, rimangono ancora oggi gli strumenti più ambiti dai musicisti.
Stradivari costruì strumenti fino all'età di 90 anni.
Segnalo un liutaio dei nostri giorni che svolge la sua attività a Padova: Roberto Lanaro
Alcuni video che illustrano il mestiere del liutaio:
"La liuteria, eccellenza di Cremona"
"Il legno che canta" il liutaio Bruno Stefanini al lavoro"
"La Scuola di liuteria a Gubbio"
Ascolto
Il Capriccio N. 24 di Niccolò Paganini interpretato dalla violinista Anastasia Petryshak con uno Stradivari del 1727
György Ligeti nacque nel 1923 in Transilvania (Romania), ma subito i suoi genitori si trasferirono in Ungheria. Cominciò gli studi di composizione con Ferenc Farkas nel 1941, ma nel 1943 anch’egli fu vittima delle persecuzioni ebraiche e venne rinchiuso nei campi di concentramento. Ligeti riuscì a sopravvivere, ma la sua famiglia venne uccisa dai nazisti.
Dopo la guerra, riprese gli studi musicali dedicandosi anche a ricerche sulla musica popolare e nel 1950 cominciò ad insegnare presso l’Accademia musicale di Budapest. Per le sue composizioni, che rispecchiavano una nuova concezione del pensiero musicale, venne perseguitato dal regime comunista e nel 1956 fu costretto a fuggire in conseguenza della Rivolta Ungherese.
Si rifugiò in Germania Ovest e poi in Austria dove finalmente potè comporre liberamente sperimentando nuovi linguaggi espressivi.
Delle sue composizioni ricordiamo: Lux aeterna, Atmospheres , Requiem(utilizzate come colonna sonora nel film di Kubrick "2001: Odissea nello spazio"), Poème Symphonique e The Alphabet.
E' morto nel giugno del 2006.
- "Atmosphères"
Composto nel 1961 per orchestra sinfonica, scena iniziale tratta dal film "2001: Odissea nello spazio"
- "Atmosphères"
Interpretato dalla "Berliner Philharmoniker", direttore Sir Simon Rattle, registrazione del 4 febbraio 2010
- "Artikulation"
Composto nel 1958, la partitura grafica qui raffigurata fu realizzata nel 1970 da Rainer Wehinger. Si tratta di un esempio di musica elettronica.
- "Poema sinfonico per 100 metronomi"
Per i musicisti il metronomo è un oggetto che serve a scandire il tempo e viene usato per studiare. E' un qualcosa che rappresenta la fatica, la difficoltà a raggiungere la precisione e tutti i musicisti vorrebbero farne a meno.
In questo brano Ligety trasforma il metronomo da oggetto che misura il tempo a soggetto musicale in grado di suonare.
Riferimenti:
"I soon developed an immunity to all ideologies" (ormai sono immune da qualsiasi ideologia), così si esprime G. Ligeti, vittima prima del Nazismo poi del regime totalitario dell’URSS. Nell’ottobre del 1956 opposizione politica e malcontento popolare trovarono in Ungheria spazi di espressione mai avuti prima. Fu il primo tentativo di un Paese di uscire dall’area d’influenza sovietica e di sviluppare una propria politica autonoma.
Manifestazioni studentesche e operaie imposero il ritorno al governo di Nagy, che annunciò l’abolizione del monopartitismo ed elezioni libere, richiese la sospensione dell’intervento militare sovietico e, soprattutto, denunciò il patto di Varsavia proclamando la neutralità del Paese.
Il 4 novembre del 1956 le truppe sovietiche entrarono in Budapest e repressero le manifestazioni. L’intervento armato sovietico provocò migliaia di morti; in seguito, centinaia di oppositori furono giustiziati, migliaia furono imprigionati e circa 200.000 persone fuggirono in Austria. Imre Nagy fu condannato a morte e giustiziato nel 1958.