martedì 2 aprile 2013

Le quattro Stagioni di Vivaldi

Notizie sul compositore:
Anonimo: Ritratto di Antonio Vivaldi (1700 circa)
Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica.
Antonio Vivaldi (Venezia 1678 - Vienna 1741)
Violinista e compositore italiano, figlio di Giovan Battista, violinista della Cappella di san Marco, studiò musica con il padre.
Nel 1703 fu ordinato sacerdote (denominato per la sua capigliatura il prete rosso) ma fu dispensato dal celebrare le messe per le cattive condizioni di salute.
Entrò come insegnante di violino all'Ospedale della Pietà, uno dei quattro conservatori veneziani nei quali le fanciulle orfane e bisognose erano avviate alla musica; qui rimase sino al 1740.
Fu proprio per le putte (fanciulle in veneziano) del conservatorio che scrisse la maggior parte dei suoi concerti, delle sue musiche sacre e delle sue cantate. Ogni domenica infatti le ragazze si esibivano e facevano sfoggio della loro abilità musicali.
Sovente ospite dei maggiori centri teatrali italiani, Vivaldi fu spesso anche all'estero (Praga, Vienna, Amsterdam).
La sua produzione musicale è immensa e ancora non del tutto conosciuta, si contano infatti 450 concerti di cui 252 per violino, 22 sinfonie, un numero di melodrammi compreso tra i 70 e i 90, 60 composizioni di carattere sacro.
Viene da chiedersi... e se avesse goduto di condizioni di salute ottime!!
La musica di Vivaldi oggi così frequentemente suonata e ascoltata venne riscoperta solamente dopo il 1945.

Approfondimento:
Wikipedia - Antonio Vivaldi


I concerti delle Stagioni:
Il ciclo delle stagioni è inserito nell'opera VIII denominata "Il cimento dell'armonia e dell'inventione".
L'opera VIII è fu composta da Vivaldi tra il 1723 e il 1725 e comprende 12 concerti, i primi quattro sono dedicati alle stagioni:
Concerto n. 1 in mi maggiore, "La primavera"
Concerto n. 2 in sol minore, "L'estate"
Concerto n. 3 in fa maggiore, "L'autunno"
Concerto n. 4 in fa minore, "L'inverno"

Lo strumento principale di questi concerti è il violino (il solista), che dialogando con l'orchestra d'archi può esprimere immagini musicali ora melodiche ora ritmiche, innumerevoli effetti imitativi e non dimentichiamo le progressioni.
In questi concerti Vivaldi oltre a comporre la musica scrisse anche dei sonetti (poesie) descrittivi.



Ascolto

- Concerto n. 1 in mi maggiore, "La primavera"

Allegro
Giunt' è la Primavera e festosetti
La Salutan gl' Augei con lieto canto,
E i fonti allo Spirar de' Zeffiretti
Con dolce mormorio Scorrono intanto:
Vengon' coprendo l'aer di nero amanto
E Lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti
Indi tacendo questi, gl' Augelletti;
di nuovo al lor canoro incanto:

Largo
E quindi sul fiorito ameno prato
Al caro mormorio di fronde e piante
Dorme 'l Caprar col fido can' à lato.

Allegro
Di pastoral Zampogna al suon festante
Danzan Ninfe e Pastor nel tetto amato
Di primavera all' apparir brillante.


- Concerto n. 2 in sol minore, "L'estate"

Allegro non molto
Sotto dura stagion dal sole accesa
Langue l’huom, langue ‘l gregge, ed arde ‘l pino,
Scioglie il cucco la voce, e tosto intesa
Canta la tortorella e ‘l gardellino.
Zeffiro dolce spira, ma contesa
Muove Borea improvviso al suo vicino;
E piange il Pastorel, perché sospesa
Teme fiera borasca, e ‘l suo destino;

Adagio
Toglie alle membra lasse il suo riposo
Il timore de’ lampi, e tuoni fieri
E de mosche, e mosconi il stuol furioso:

Presto
Ah che pur troppo i suoi timor sono veri
Tuona e fulmina il cielo grandinoso
Tronca il capo alle spiche e a’ grani alteri.


- Concerto n. 3 in fa maggiore, "L'autunno"

Allegro
Celebra il Vilanel con balli e Canti
Del felice raccolto il bel piacere
E del liquor di Bacco accesi tanti
Finiscono col Sonno il lor godere

Adagio molto
Fa' ch' ogn' uno tralasci e balli e canti
L' aria che temperata dà piacere,
E la Staggion ch' invita tanti e tanti
D' un dolcissimo sonno al ben godere.

Allegro
I cacciator alla nov'alba à caccia
Con corni, Schioppi, e cani escono fuore
Fugge la belva, e Seguono la traccia;
Già Sbigottita, e lassa al gran rumore
De' Schioppi e cani, ferita minaccia
Languida di fuggir, mà oppressa muore.


- Concerto n. 4 in fa minore, "L'inverno"

Allegro non molto
Agghiacciato tremar tra nevi algenti
Al Severo Spirar d' orrido Vento,
Correr battendo i piedi ogni momento;
E pel Soverchio gel batter i denti;

Largo
Passar al foco i dì quieti e contenti
Mentre la pioggia fuor bagna ben cento

Allegro
Caminar Sopra il ghiaccio, e a passo lento
Per timor di cader girsene intenti;
Gir forte Sdruzziolar, cader a terra
Di nuovo ir Sopra 'l giaccio e correr forte
Sin ch' il giaccio si rompe, e si disserra;
Sentir uscir dalle serrate porte
Scirocco, Borea, e tutti i Venti in guerra
Quest' è 'l verno, ma tal, che gioja apporte.




Le quattro stagioni interpretate dalla violinista Julia Fischer con l'orchestra "Academy of Saint Martin-in-the-Fields". La cornice è quella del "National Botanic Garden of Wales".

- La Primavera 0:00
- L'Estate 9:49
- L'Autunno 19:50
- L'Inverno 29:50


Suoniamo anche noi:



Il tema della Primavera: Download file MuseScore






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